Impianti dentali senza osso: zigomatici e all on four, due soluzioni implantologiche in grado di ripristinare il tuo sorriso

Impianti dentali senza osso: zigomatici e all on four

Cercare di ripristinare la bocca di un paziente edentulo e con poco osso in passato poteva essere complesso e al limite del possibile.
Ma fortunatamente al giorno d’oggi grazie all’implantologia attuale è possibile risolvere questo brutto problema estetico e di salute. Le tecniche di implantologia zigomatica e all on four potrebbero fare al caso tuo!

Dietro la mancanza di denti possono nascondersi molte cause e gravi o meno che siano, sono tutte da prendere in considerazione.

Infatti, alcune cause che si presentano non possono essere risolte con un classico impianto dentale. Dovendo ricorrere alle alternative citate precedentemente.
Le cause principali sono le seguenti:

  • Problemi di ridotte quantità d’osso;
  • Atrofie mascellari;
  • Parodontite.

Impianti dentali senza osso: zigomatici e all on four, la perdita dei denti

La perdita dei denti potrebbe avvenire a qualsiasi età, per problemi di salute, di età, genetici o per traumi. Esso si definisce un evento invalidante non solo per quanto riguarda una grande difficoltà nel parlare e nutrirsi ma è anche un problema estetico.

La mancanza di denti, cambia la percezione che si ha di sé stessi, spingendo l’individuo al rifugio e alla depressione. Incide, inoltre, come già anticipato sulle normali azioni da svolgere nella vita quotidiana. In grado di creare problemi di digestione per una cattiva masticazione. Problemi di postura, infatti una bocca ordinata ricopre un ruolo molto importante nel singolo individuo.

Però tutti questi problemi dovuti all’edentulia parziale o totale possono essere tranquillamente risolti, affrontando anche i casi più complessi.

Gli impianti zigomatici

Innanzi tutto spieghiamo cosa sono gli impianti zigomatici e perché sceglierli.

Gli impianti zigomatici, effettivamente sono una soluzione più che valida. Nonché alternativa all’innesto osseo, nei casi di atrofia al mascellare.
Per i pazienti che risultano clinicamente idonei, dove la quantità e la qualità dell’osso scarseggia, questa è la tecnica migliore. In grado di sfruttare al meglio la qualità dell’osso zigomatico.

Al paziente verrà somministrata un’anestesia totale per poi in seguito inserire una protesi fissa, che potrà già essere usata dopo un massimo di 48 ore. In seguito verrà assegnata una cura e una dieta per due settimane che dovrà essere seguita in modo preciso.

Gli impianti all on four

Per quanto riguarda la tecnica All on 4, ovvero tradotta in italiano il suo significato è “tutto su quattro”, è una soluzione del tutto innovativa.

L’all on four, è un’ottima soluzione! Così come gli impianti zigomatici, se il paziente che si presenta non ha un osso adeguato per il tradizionale impianto dentale. Inoltre è un’ottima tecnica anche perché permette di ricostruire un’intera arcata dentaria solamente con l’uso di quattro impianti endossei.

Usando solo quattro impianti, i denti otterranno la massima stabilità e potendo rincominciare ad avere un’ottima masticazione.

Ma qual è il principale vantaggio di questa tecnica?
Possiamo dire che il vantaggio principale è appunto quello he può essere inserito anche in pazienti con una considerevole atrofia ossea. Dove vengono sfruttate quelle zone della bocca dove il riassorbimento osseo è minore.

Impianti zigomatici e all on four: tecniche per casi gravi

I progressi che ha fatto la medicina dentistica nei vari anni è tale da poter garantire a qualsiasi persona un ripristino totale della dentatura. Con qualsiasi caso, grave o meno.

Anche se si parla di pazienti che presentano gravi atrofie ossee, o scarsa quantità o qualità di esso, quando un tempo risultava impossibile poter dare un nuovo sorriso, oggi per fortuna, possiamo risolvere qualsiasi caso clinico.

Infatti in conclusione, possiamo dire che anche persone che non possono indossare protesi fisse o mobili, ricorrendo a soluzioni incredibili come l’implantologia zigomatica e l’all on four potranno avere il sorriso che meritano e tornare a svolgere le normali attività quotidiane senza troppe complicazioni.

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Qual è la differenza sostanziale tra impianti zigomatici, pterigoidei e transinusali? Scopriamola insieme nel seguente articolo.

Differenza tra impianti zigomatici, pterigoidei e transinusali

Esistono delle condizioni dentali che non permettono di inserire gli impianti dentali classici, per mancanza di osso.
Questa situazione si chiama atrofia ossea, ed è colei che ci porterà alla perdita dei denti. In questo modo diventerà più sottile l’osso alveolare, facendo riassorbire quindi l’osso.

E non ci sarà più un sostegno per accogliere la vite in titanio di un classico impianto dentale, dovendo quindi ricorrere a una soluzione alternativa.

Inoltre se si inserisce un impianto dentale in un paziente con un’insufficienza ossea importante, l’impianto fallirebbe. Oltre a ricavare problemi di salute, porterebbe a uno spreco di soldi.

Quindi quali sono le soluzioni?

  1. In caso di atrofia grave, si farà la ricostruzione dell’osso.
  2. Invece, se nell’arcata dentale superiore la mancanza dell’osso è molto importante, si inserirà un impianto zigomatico, pterigoideo o transnusale.
  3. La terza soluzione esiste ma non è consigliata!
    Ovvero la dentiera, che però rispetto alle soluzioni precedenti:
    – È instabile;
    – Ti renderà difficoltoso mangiare;
    – Ti occuperà più tempo per la pulizia;
    Inoltre ti darà problemi a livello osseo, facendolo riassorbire sempre di più.

La ricostruzione dell’osso

La ricostruzione ossea potrebbe essere un’ottima soluzione per il risultato finale però prevede tempi molto lunghi. Servirà una procedura di innesto osseo con trapianto del tessuto osseo o materiale simile.

Per quanto riguarda la guarigione, dipenderà dall’osso usato. Inoltre esistono cinque tipi di interventi di innesto:

  1. Autoinnesto: il più comune, l’osso viene prelevato direttamente dal paziente con un intervento chirurgico;
  2. Allotrapianto: L’osso in questo caso proviene da un donatore;
  3. Xenotrapianto: Osso di origine animale;
  4. Innesto alloplastico: materiale sintetico;
  5. Innesti ossei potenziati con fattore di crescita: proteina geneticamente modificata presente nel nostro corpo.

Prima che l’osteointegrazione avvenga e quindi ricevere le protesi definitive, potrebbero passare anche 9 mesi.

Differenza tra impianti zigomatici, pterigoidei e transinusali: zigomatici

Gli impianti zigomatici sono un tipo di impianto dentale usato per le persone edentule o comunque che hanno una grave atrofia ossea mascellare.

La perdita dei denti può avvenire sia per questioni fisiologiche (es. genetica o età) che traumatiche (es. sport). Di conseguenza se non viene trovato un rimedio si sviluppa l’atrofia dell’osso alveolare, che dovrebbe tenere uniti i denti alle arcate dentali.

Gli impianti dentali classici non superano i 18 mm, quelli zigomatici possono arrivare addirittura a 50 mm siccome andranno inseriti nell’osso dello zigomo. Questa tipologia di osso è molto resistente e consente l’osteointegrazione dell’impianto.

L’impianto pterigoideo

Come abbiamo detto, gli impianti zigomatici vengono ancorati direttamente all’interno dell’osso dello zigomo. La differenza sostanziale degli impianti pterigoidei, è quella che vengono inseriti nella regione della tuberosità mascellare. Ovvero dietro i molari superiori raggiungendo le lamine ossee dello sfenoide. Inoltre, possiamo aggiungere che le lamine ossee sono molto resistenti e donano una grande stabilità all’impianto. Non facendoti quindi preoccupare della quantità e della qualità del tuo osso. Normale problema che potrebbe porsi quando si tratta di svolgere un’operazione di impianto dentale classico.

Grazie a queste tre tecniche si eviteranno gli innesti ossei, perciò usando meno tempo rispetto a quanto ce ne vorrebbe con l’osteointegrazione.

Inoltre molto importante sottolineare che i rischi di insuccesso con queste tipologie di impianti diminuiscono, garantendoti una riuscita del 99%.

L’impianto Transinusale

Per questo tipo di implantologia, si sfrutta l’osso mesiale del seno mascellare. Ed è quindi leggermente diverso rispetto agli altri due tipi.
Si inseriscono gli impianti a carico immediato tra il seno mascellare e paranasale.

Come avviene l’intervento?

  • Si incidono i tessuti molli sopra la cresta ossea creando un accesso all’osso.
  • Si inizia la preparazione degli alveoli implantari.
  • Il terzo passaggio sarà quello di inserire gli impianti sugli alveoli.
  • Si procede con la preparazione dell’alveolo implantare.
  • Si andrà a tagliare l’osso della corticale vestibolare per poterne modificare il suo asse e accedere al seno mascellare.
  • A questo punto viene inserito l’impianto in sede
  • Si esegue quindi la sutura
  • Dopo 24 ore dall’intervento si inserisce l’arcata provvisoria
  • infine, dopo 10 giorni vengono rimossi i punti di sutura e 6 mesi dopo, si procederà con le arcate definitive.

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Per i pazienti con grave riassorbimento mascellare, procedure di innesto osseo potrebbero significare tempi di trattamento lunghi. Ma c’è un’alternativa. L’impianto zigomatico, ancorandosi nell’osso zigomatico, può consentire un protocollo di carico immediato. Ciò riduce drasticamente il tempo necessario ad avere nuovi denti risparmiando al paziente lunghe sedute di innesto osseo.

Vantaggi degli impianti zigomatici in pazienti con perdita ossea dentale

Gli impianti zigomatici sono progettati per supportare le procedure che consentono il carico immediato. Ciò permette ai pazienti idonei con grave perdita ossea di avere una protesi provvisoria fissa montata immediatamente dopo l’intervento chirurgico, evitando attese e interventi chirurgici multipli richiesti con l’innesto.

La protesi provvisoria ha enormi benefici soprattutto per il paziente. La mancata compressione dei tessuti molli postoperatori è più confortevole per il paziente, in quanto la protesi è supportata dagli impianti e non dai tessuti molli. I pazienti beneficiano anche di una migliore autostima poiché la protesi caricata immediatamente non si muove, consentendo migliorie sia nel parlato che un migliore apprezzamento degli alimenti a causa della mancanza di copertura palatale.

I pazienti devono sempre ricevere istruzioni post-terapia appropriate e complete per la loro protesi a carico immediato al fine di garantire il successo del piano di trattamento.

Altri vantaggi degli impianti zigomatici sono un minor numero di visite cliniche e un intervento meno invasivo rispetto alle procedure di innesto.

Flessibilità chirurgica

Gli impianti zigomatici sono progettati per ancorarsi nell’osso zigomatico e fornire un’opzione eccellente per il trattamento del riassorbimento mascellare. Hanno un corpo dell’impianto non filettato progettato per adattarsi ai tessuti molli e, a seconda della situazione anatomica, parti del corpo dell’impianto possono essere posizionate al di fuori del seno mascellare. Per il posizionamento extramascellare, la parte coronale dell’impianto dovrebbe avere ancora supporto osseo.

La testa dell’impianto diritta, l’inserimento senza montatura e l’angolazione delle viti di supporto dell’impianto consentono una maggiore flessibilità durante il posizionamento dell’impianto stesso. 

Questi impianti hanno tre vantaggi principali. In primo luogo, consentono un’elevata stabilità primaria, importante per il carico immediato. In secondo luogo, la parte non filettata del corpo dell’impianto agisce bene con i tessuti molli. Infine, le due diverse angolazioni forniscono una maggiore flessibilità nell’inserimento della protesi.

Una scelta primaria per i pazienti senza osso

L’impianto zigomatico è diventato l’impianto di scelta per i casi con mascella gravemente riassorbita. Senza questa tipologia di impianto, molti pazienti avrebbero bisogno di lunghe procedure di innesto invasive per stabilire un volume osseo adeguato per il posizionamento di impianti convenzionali. Gli impianti zigomatici aiutano a evitare l’innesto e ad abbreviare i tempi di trattamento, con significativi miglioramenti postoperatori in termini di funzionalità ed estetica.

Dopo il trattamento zigomatico il miglioramento della qualità della vita per il paziente è molto evidente. Prima del trattamento, i pazienti hanno difficoltà a parlare o a mangiare, il che può portare a molti problemi psicologici, sociali e funzionali. Dopo il trattamento la qualità della vita può tornare alla normalità. 

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