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Impianto zigomatico rischi e controindicazioni

Gli impianti zigomatici sono quelli che andranno ad aiutare il paziente in determinati casi, come ad esempio la mancanza di struttura ossea della mascella. Questo genere di perdita avviene nel momento in cui si creano delle complicazioni nel cavo orale di una persona.

Il problema principale è quando una persona resta tanto tempo senza denti. Questo può verificarsi per l’età, malattie paradontali, l’utilizzo di protesi etc.

In pratica, la mancanza del dente non crea stimolazione così facendo, l’osso si riassorbe col tempo. Quindi, quando non c’è spazio per posizionare gli impianti dentali convenzionali, vengono scelti quelli zigomatici.  Successivamente, spiegheremo l’impianto zigomatico con rischi e controindicazioni che questo tipo di intervento può comportare e quando non vanno assolutamente inseriti.

Impianto zigomatico rischi e controindicazioni: quali sono?

I possibili problemi o complicazioni che possono causare gli impianti zigomatici sono principalmente legati all’infiammazione, il sanguinamento e infine il dolore ma in modo moderato durante le prime ore.

Inoltre, potrebbero esserci complicazioni come:

  • Parestesia del nervo zigomatico;
  • Perimplantite;
  • Infezione postoperatoria.

E invece per quanto riguarda le controindicazioni, possiamo affermare che gli impianti zigomatici non sono raccomandati per:

CUORE:

  •  Malattia del cuore;
  • Infarto recente;
  • Grave insufficienza cardiaca, cardiomiopatie.

VARIE:

  • Cancro in evoluzione, alcune malattie delle ossa;
  • Alcune malattie immunologiche, trattamenti immunosoppressivi, AIDS dichiarato, trapianto d’organo in attesa;
  • Alcune malattie psichiatriche.

ETÀ:

  • Non prima della fine della crescita delle ossa mascellari (quindi fino i 18 anni);
  • Al contrario in età avanzata, se non si presentano complicazioni come quelle citate precedentemente si può agire senza problemi.

INOLTRE È SCONSIGLIATO ANCHE PER:

  • Chi soffre di diabete (soprattutto insulino-dipendente);
  • Chi consuma alcol e tabacco in modo eccessivo;
  • Alcune malattie psichiatriche;
  • Gravidanza.

INVECE LE CONTROINDICAZIONI LOCALI SONO:

  • Una quantità di osso insufficiente;
  • Alcune malattie del rivestimento della bocca;
  • Malattia parodontale (allentamento), le gengive devono essere prima pulite e la malattia stabilizzata;
  • Bruxismo;
  • Un rapporto di occlusione sbilanciato (tra i denti superiori e inferiori);
  • Scarsa igiene della bocca e dei denti.

 

LE COMPLICAZIONI (in caso di chirurgia orale o impianti) POSSONO ESSERE GRAVI.

Impianto zigomatico: i rischi immediati

Anestetico: sebbene è molto rara, è sempre meglio tenerla in considerazione. Tuttavia, questo tipo di anestesia è molto comune e spesso i soggetti “a rischio” sono già noti.
Infezioni: l’infezione post-operatoria anche questa molto rara.
È un ascesso adiacente o un’infezione dei tessuti molli intorno all’osso mascellare o un’infezione dei seni (sinusite). Infatti per evitare questo tipo di problema solitamente viene prescritta una terapia antibiotica.
Problemi di sangue: in ogni operazione; anche nelle operazioni orali potrebbero esserci delle emorragie o degli ematomi.
Però non è grave nella stragrande maggioranza dei casi.

Problemi di nervi (lesioni): invece per quanto riguarda i nervi, a livello della mandibola è presente il nervo sensoriale del labbro e il mento che viaggia nell’osso (tra premolari e molari).
Questo è il motivo per cui è necessario uno scanner per posizionarlo in modo adeguato.
Capita però, in casi molto rari che il nervo venga colpito durante l’operazione. Potrebbe essere un problema di errore tecnico, scarso apprezzamento dello scanner, paziente in movimento ecc.
Ciò si traduce in una ridotta sensibilità del labbro e del mento (non paralisi). Di solito, con un trattamento adeguato, questi disturbi sono reversibili.
Eccezionalmente, potrebbe esserci anche una lesione del nervo linguale che provoca l’anestesia del bordo della lingua.

I rischi tardivi

Rigetto: Ovvero una non integrazione dell’impianto.  Si manifesta nelle settimane o nei mesi successivi all’inserimento dello stesso.
Il materiale che si utilizza negli impianti zigomatici è il titanio puro, inoltre utilizzato anche per la chirurgia ortopedica, ad esempio per protesi dell’anca e quant’altro. È molto ben tollerato dall’organismo e finora non sono state segnalate reazioni di rigetto o allergia. In caso raro di rigetto, le cellule ossee non hanno aderito all’impianto ed esso non è quindi “saldato” all’osso, sarà necessario rimuovere l’impianto. Questo è il motivo per cui generalmente aspettiamo dai 2 ai 6 mesi prima di realizzare la protesi definitiva sull’impianto.
Inoltre per conservare al meglio l’impianto, bisognerebbe mantenere un’ottima igiene orale e dimezzare il consumo del tabacco in caso di fumatore.

 Oppure esiste un fallimento tardivo che si può creare dopo un anno o più dal posizionamento dell’impianto.
Può essere dovuto a fattori meccanici, all’allentamento dell’impianto (come per un dente naturale), a una mancanza di igiene o ad una cattiva condizione generale.

E cosa comporta? In primo luogo la perdita dell’impianto, che non regge più oppure più raramente una frattura di esso. Si raccomanda infatti di mantenere sempre un’ottima igiene orale e di mantenere regolari visite di controllo.

A livello globale, questo riguarda il 5% degli impianti inseriti. Il 100% di successo non esiste per i trattamenti implantari. Tuttavia, se possibile, un impianto può essere riposizionato nello stesso sito alcune settimane o mesi dopo, e in molti casi questo secondo tentativo ha successo.

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