Implantologia pterigo zigomatica

Implantologia pterigo zigomatica

Per i pazienti che hanno poco osso mascellare esistono delle valide alternative. L’implantologia pterigo zigomatica è tra queste. Questa tecnica usa due impianti zigomatici nei due lati anteriori della protesi, mentre per i due lati posteriori vengono usati due impianti pterigoidei. Questo rende più stabile l’impianto e spesso non necessita di innesto osseo o rialzo del seno mascellare.

Le procedure di impianto dentale hanno migliorato la vita delle persone sin da quando, negli anni 50’, hanno cominciato ad utilizzare il titanio. L’implantologia ha delle percentuali di successo molto elevate e a lungo e a breve termine. Per questo sta diventando un trattamento sempre più diffuso.

Gli impianti dentali hanno necessità di essere inseriti in un osso sano. Quando il paziente e l’osso sono in buona salute, l’impianto è una procedura semplice. Quando però c’è poco osso, diventa un’operazione più complicata. In questi casi i rischi associati al posizionamento dell’impianto sono maggiori rispetto allo standard.

Implantologia pterigo zigomatica e l’impianto zigomatico

Per capire l’implantologia pterizi gomatica, dobbiamo capire meglio quella zigomatica. Gli impianti zigomatici sono stati utilizzati negli ultimi due decenni per il trattamento dei pazienti con atrofia ossea mascellare. Questi consentono il posizionamento dell’impianto per supportare protesi fisse nell’osso zigomatico. Si tratta di innestare sull’osso della mascella 4 o più viti di titanio di una lunghezza solitamente compresa tra i 2 e i 5 cm.

Questa tecnica fornisce un sorriso rinnovato sia dal lato estetico sia funzionale in 24 ore. L’inserimento degli impianti è solitamente svolto in anestesia generale.

Inizialmente il protocollo prevedeva il posizionamento di due impianti zigomatici con due ulteriori impianti nella mascella anteriore. Questi sono fissati assieme per supportare una protesi avvitata. Spesso questo portava a posizionare l’impianto palatalmente rispetto alla cresta alveolare, portando a complicazioni legate all’igiene, al comfort o al modo di parlare. Il posizionamento era eseguito essenzialmente a mano libera durante l’intervento. I protocolli moderni e le modifiche fatte alla procedura hanno ampiamente risolto questo tipo di problemi.

Approcci chirurgici guidati aiutano il posizionamento. Il team composto da chirurgo, protesista e tecnico, utilizza una termografia computerizzata 3D. Il suo scopo è di determinare la massa ossea presente. Ciò aiuterà a determinare se può essere praticato un innesto o prendere in considerazione altre soluzioni.

Impianti pterigoidei

Come l’implantologia zigomatica, gli impianti pterigoidei fanno parte di quelle tecniche per chi ha poco osso mascellare. I pilastri dell’impianto vanno ad installarsi nell’osso sfenoide, posteriormente all’arcata superiore. Offre una stabilità di ancoraggio addirittura superiore a quella di qualsiasi altra parte della mascella. Grazie a questa tecnica è possibile evitare il rialzo del seno mascellare e innesti ossei.

L’impianto pterigoideo ha alti tassi di successo, livelli di perdita ossea simili a quelli degli impianti convenzionali, complicazioni minime e buona accettazione del paziente.

Implantologia pterigo zigomatica: l’unione delle due tecniche

L’implantologia pterigo zigomatica risulta molto più calibrata. Infatti i pilastri vengono inseriti due anteriori e due posteriori. Così lo spazio di inserimento del singolo impianto risulta estremamente abbondante. La tecnica usa in modo combinato due impianti zigomatici per la parte anteriore e due pterigoidei per la parte posteriore.

Al contrario, quella zigomatica, usa quattro pilastri anteriori inseriti a coppia nello stesso zigomo. Questa tecnica tende a sbilanciare molto le forze della masticazione della protesi e a compromettere il comfort. Inoltre le probabilità di forare l’orbita aumentano molto. Data la complessità dell’operazione, è necessario affidarsi ai migliori dottori. Bisogna dare molta importanza all’esperienza del chirurgo, rispetto ai diversi costi che si possono trovare.

Con l’implantologia pterigo zigomatica il comfort e la masticazione sono ottimali. Inoltre, grazie a questa tecnica, è possibile predisporre una protesi con un raggio più ampio. Questo può arrivare a 14 elementi, contro 10/12 dell’impianto zigomatico.

Conclusione

Se il tuo problema è quello dell’atrofia ossea mascellare, potrai avere la tua protesi fissa in modo veloce e senza dover affrontare più operazioni. Questo mantenendo comunque il comfort e la praticità. Come abbiamo visto, l’implantologia pterigozigomatica, offre una notevole quantità di vantaggi.

 

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