Impianto dentale quando manca l’osso

Autore: Gianpaolo Cannizzo

Data di pubblicazione: 5 Mar, 2021

Impianto dentale quando manca l'osso

Impianto dentale quando manca l’osso

Impianto dentale quando manca l’osso? In passato non ci sarebbe stata una risposta al tuo problema.  Se avevi questo problema, la tua protesi si sarebbe allentata e dovevi accettare la ridotta qualità che ne derivava.

Per fortuna, ora ci sono delle soluzioni che possono essere messe in pratica.

Ad esempio prima molti impianti erano di almeno 15 mm o più lunghi. Questa operazione si pensava che potesse ancorarli più saldamente possibile all’osso.
Però si è poi scoperto in seguito che la lunghezza extra non aggiungeva molta forza e quindi in molti casi è possibile posizionare impianti dentali più corti per evitare la necessità di innesto osseo.

Alcuni impianti dentali possono addirittura essere solo di 5 mm, anche se 9 mm è la lunghezza più comune.
Infatti, per evitare situazioni sgradevoli con i nervi o altre strutture importanti, vengono posizionati gli impianti corti.

Assicurati che l’innesto sia necessario

È molto importante sapere se inserire l’innesto osseo è necessario o meno.

Inoltre anche se tu hai perso molti denti oppure noti che le guance si affondano all’interno, non per forza significa che potresti aver bisogno di un innesto osseo per supportare gli impianti dentali.

Quindi, durante la prima consulenza che avrai col tuo dentista, acquisirà immagini 3D della tua bocca, inclusa la mascella.  Infatti queste immagini 3D saranno molto d’aiuto al tuo dentista per riuscire a determinare se la tua mascella ha una superficie e una densità sufficienti per supportare gli impianti dentali.
E se non è presente abbastanza mascella, il tuo dentista determinerà se un innesto osseo aiuterà.

Impianto dentale quando manca l’osso: le opzioni di innesto

Approfondiamo la scelta dell’innesto dentale.

Prima di tutto, cosa viene utilizzato? Sono disponibili molti materiali da poter utilizzare per un innesto osseo. Alcuni sono artificiali e fatti di calcio e fosforo, mentre altri provengono da fonti bovine.

Quando si perde un dente, può esserci anche perdita ossea. Maggiore sarà il tempo che passiamo senza quel dente e maggiore sarà la perdita ossea che si verificherà nel tempo.

La perdita ossea inoltre può avere un impatto diverso in base alla persona. L’uso di una protesi può accelerare la quantità di osso perso. 

In caso di perdita ossea significativa, potrebbe non esserci abbastanza osso per posizionare un impianto dentale.  In questo caso infatti, è necessario eseguire un innesto osseo.

Molte volte questa procedura viene svolta in anestesia locale, essendo un’operazione molto semplice. Però esistono anche casi più gravi, dove può comportare il recarsi in ospedale per il trattamento in anestesia generale.

Dopo la tua valutazione iniziale, si dovrà misurare l’osso tramite una TAC ai denti.

Esistono molti modi per innestare l’osso, ognuno può causare del gonfiore che durerà per massimo 2 settimane e il dolore che sentirai sarà minimo. Per la riduzione del gonfiore, al termine dell’operazione ti verrà prescritto un farmaco post-trattamento.

Impianto dentale quando manca l’osso: Innesto interno o esterno?

Qual è la differenza tra innesto interno ed innesto esterno?

Quando si parla di innesto di seno interno vuol dire che viene eseguito durante il posizionamento dell’impianto utilizzando lo stesso foro dell’impianto. Questo metodo è più facile e veloce rispetto ad un innesto di seno esterno.
Inoltre questo significa meno gonfiore della zona. Questo trattamento viene solitamente eseguito quando rimangono più di 5 mm di osso tra la bocca e il seno.

Un innesto di seno esterno, invece comporta il sollevamento della gengiva a lato del seno e il posizionamento di un sostituto osseo nell’area creata. Dopo sei mesi dalla prima parte dell’operazione, potranno essere inseriti gli impianti dentali.
Richiede circa un’ora questo tipo di intervento, ed è il più comune. Ovviamente anche in questo caso dolore e gonfiore sono da prendere in considerazione dato che stiamo parlando di un’operazione chirurgica.

Impianto dentale quando manca l’osso: la procedura del rialzo del seno mascellare

Questa situazione si può verificare quando il seno mascellare si espande e quindi provoca la perdita di osso.

Ciò tende ad accadere in particolare nella mascella superiore verso la parte posteriore della nostra dentatura. Una volta che un dente viene perso nella parte posteriore della mascella superiore, nel tempo i seni si espandono in quest’area e l’osso col tempo viene riassorbito. Inoltre non ci metterà molto tempo a riassorbire totalmente l’osso.
Quando accadano queste situazioni, spesso ci può essere veramente poco osso per posizionare gli impianti e sarebbe necessaria un innalzamento del seno mascellare.

Soluzioni alternative all’innesto osseo

Esistono casi in cui alcuni pazienti hanno l’osso che è morbido ma non abbastanza largo per posizionare correttamente un impianto.

Le soluzioni sono le seguenti:

Bloccare l’innesto

In quei punti dove l’osso è veramente poco, è necessario prelevarne una quantità da un’altra parte e inserirlo nella parte in cui è necessario agire. Anche se però, questo approccio è raro.
Si usa in situazioni rare perché potrebbe causare disagio.

Lateralizzazione dei nervi

L’innesto però non si usa per certe situazioni. La soluzione alternativa è quella di spostare leggermente il nervo nell’osso mascellare.  È una soluzione più rapida per posizionare l’impianto.
Però questa soluzione delle volte potrebbe causare provocare la perdita di sensibilità nel labbro inferiore (è una sensazione momentanea), ma quasi sempre si ripresenterà senza effetti a lungo termine.

Cosa aspetti? Fissa una prima visita e scopri la soluzione più adatta alle tue esigenze!

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